Nel mese di maggio del 2021, dopo alcuni mesi di preparazione, abbiamo attivato un progetto di cooperazione con una ONG libica – Beelady Organization for Human Rights – che ci ha consentito di assistere le persone bloccate a Tripoli in uno dei periodi più difficili per le comunità di migranti.

Il periodo era caratterizzato dalla recrudescenza degli scontri tra le varie fazioni armate che da anni i si contendono il potere, rendendo ancora più difficili le condizioni per la comunità dei migranti a Tripoli.

Quei migranti non rinchiusi in centri di detenzione erano comunque costretti a vivere in condizione di irregolarità, posto che secondo le leggi libiche la migrazione irregolare costituisce un reato, indipendentemente dall’aver fatto o meno il tentativo di imbarcarsi su un’imbarcazione con destinazione europea.

Abbiamo quindi deciso, in modo riservato e discreto, di trovare un modo di fare arrivare anche a quelle persone qualche forma di sostegno.

Grazie alla collaborazione con Beelady Organization, e al supporto dei nostri donatori privati, abbiamo creato una rete di supporto locale, attraverso la quale sono stati forniti aiuti di varia natura (acqua e cibo, alloggio, assistenza medica) a un gruppo di persone tra cui famiglie con bambini, persone malate impossibilitate ad accedere agli ospedali, persone con disabilità o costrette a nascondere le proprie tendenze di genere.

Il progetto, pur nelle difficoltà di gestire un flusso di aiuti di piccole dimensioni in un contesto estremamente delicato, ha consentito di alleviare, almeno temporaneamente, le grandi sofferenze di esseri umani ancora oggi condannati a non avere alternativa tra vivere nascosti o affrontare l’enorme rischio di un attraversamento del Mediterraneo.